Artigiani – Regime semplificato o regime forfettario?

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Artigiani – Regime semplificato o regime forfettario?

Una delle differenze tra Regime Semplificato Ordinario e Regime Forfettario è che nel primo caso il reddito imponibile viene determinato come differenza tra FATTURATO – COSTI, nel secondo caso il reddito imponibile viene determinato forfettariamente in base a delle percentuali assegnate per legge ad ogni singola attività economica (o Codice Ateco).

Per ulteriori informazioni sulla forfettizzazione del reddito cliccare qui.

Regime forfettario

Per molte attività artigiane nel regime forfettario il coefficiente di redditività è assai elevato.

Ad esempio il muratore, l’idraulico o l’elettricista sono artigiani con un coefficiente di redditività pari al 86%. Questo significa che il reddito imponibile sarà pari all’86% del fatturato (incassato), e per differenza i costi forfettari che si scaricano questi artigiani sono pari al 14% del fatturato.

Molto spesso però i costi che sostengono gli artigiani di cui sopra sono ben superiori al 14% del fatturato.

Potrebbe sembrare quindi sconveniente il regime forfettario per queste categorie di artigiani.

Una soluzione consigliabile è sicuramente quella di far pagare i materiali direttamente al cliente finale, in modo che l’artigiano possa fatturare al cliente la sola manodopera, non anche i materiali acquistati da lui.

Regime semplificato

Nel regime semplificato invece il reddito imponibile viene calcolato come differenza tra fatturato e costi effettivi:

Potrebbe sembrare quindi più conveniente la scelta del regime semplificato, in modo da poter dedurre dal fatturato i costi effettivi, che sicuramente sono più alti di quelli forfettari (14% del fatturato).

Confronti

Tuttavia va considerato che il regime forfettario ha altri benefeci:

• DAL PUNTO DI VISTA PREVIDENZIALE: gli artigiani posso scegliere se pagare contributi pieni o contributi ridotti al 65%
• DAL PUNTO DI VISTA FISCALE: l’aliquota di imposta è ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività (dal sesto anno triplica). Vedi i requisiti per la riduzione di aliquota al 5% cliccando qui.

Proviamo a vedere alcuni esempi, supponendo che l’artigiano in regime forfettario opti per la riduzione dei contributi al 65% e che abbia i requisiti per la riduzione d’imposta al 5%.

Nel caso del regime semplificato vengono considerati costi effettivi pari al 50% del fatturato, e non vengono considerate eventuali detrazioni che possono spettare per condizioni soggettive.

Analizziamo separatamente il caso di fatturato pari a 40.000€ e 20.000€.

In entrambi i casi analizzati il regime forfettario risulta più conveniente del regime semplificato.

Va inoltre tenuto presente che con il regime forfettario sono richiesti meno adempimenti rispetto ad un regime semplificato, quindi anche il “costo del commercialista” sarà inferiore nel caso del forfettario.

In ogni caso si consigli di analizzare sempre la situazione specifica di ogni contribuente con un Dottore Commercialista.

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