Avvia e gestisci la tua attività in regime forfettario

Il codice ATECO è la classificazione delle attività economiche predisposta dall’Istituto Nazionale di Statistica italiano ISTAT.
Tale codice determinerà il coefficiente di redditività della tua attività e quali contributi previdenziali dovrai pagare in aggiunta alle imposte del 5% o del 15%.

Le ditte in regime di start up sono quelle che rispettano i seguenti requisiti:

1. non devi aver esercitato, nei tre anni precedenti l’inizio dell’attività, attività artistica, professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare;
2. l’attività da esercitare non deve costituire, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni (esempio avvocati medici);
3. Qualora venga proseguita un’attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei ricavi e compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente non superi i 65.000 euro.

I professionisti senza Albo professionale dovranno iscriversi all’INPS gestione separata. Sono un esempio di questa ultima tipologia i consulenti di marketing, i consulenti informatici, i consulenti aziendali.
Nella gestione INPS separata i contributi sono pagati in misura percentuale al reddito annuale conseguito e non è prevista nessuna riduzione specifica per chi è nel regime forfettario mentre se si è anche lavoratori dipendenti o pensionati puoi richiedere una piccola riduzione dei contributi.

Per determinare il reddito imponibile è necessario conoscere le somme incassate in un anno. Pertanto se in un anno emetti fatture ai clienti per 15.000 euro ma ne incassi solo 12.000, il fatturato da considerare per pagare le imposte sarà 12.000 euro e i restanti 3.000 euro saranno tassati nell’anno in cui li incasserai. Al fatturato incassato sarà applicato un coefficiente di redditività che varia in base al codice ateco scelto. Pertanto i contributi e le imposte non saranno calcolati sul fatturato incassato ma su una percentuale del fatturato incassato.
La percentuale di redditività è stata individuata dal legislatore in base al presunto coefficiente di reddività. Quindi il coefficiente di redditività è stato determinato in base alle spese che si presume vengano sostenute. Il coefficiente di redditività varia in base ai codice ateco perché vi sono alcune attività che richiedono più costi ed altre meno.

I professionisti senza Albo professionale dovranno iscriversi all’INPS gestione separata. Sono un esempio di questa ultima tipologia i consulenti di marketing, i consulenti informatici, i consulenti aziendali. Nella gestione INPS separata i contributi sono pagati in misura percentuale al reddito annuale conseguito e non è prevista nessuna riduzione specifica per chi è nel regime forfettario mentre se si è anche lavoratori dipendenti o pensionati puoi richiedere una piccola riduzione dei contributi.

I professionisti iscritti  all’Albo professionale pagano i contributi previdenziali alla  Cassa di Previdenza del proprio Albo. Per alcuni albi professionali è prevista una cassa di previdenza pluricategoriale.Alcune albi professionali consentono ai propri iscritti di optare per il pagamento dei contributi previdenziali obbligatori all’INPS gestione separata in alternativa alla Cassa di Previdenza di pertinenza dell’Albo professionale.

Forme giuridiche di impresa artigianaLe imprese artigiane possono essere costituite nella forma di impresa artigiana individuale oppure nella forma di società di persona o di s.r.l.
Se l’impresa artigiana è individuale, sia il titolare che gli eventuali collaboratori saranno qualificati artigiani.
Se l’impresa artigiana viene costituita sotto forma di società, tutti i soci che partecipano all’attività saranno artigiani.Requisito della prevalenza del lavoro prestato a favore dell’impresa artigianaPer poter essere artigiani, la maggior parte del tempo lavorativo deve essere dedicato all’impresa artigiana e pertanto una persona può essere artigiano solo per una impresa o per una società. Tuttavia, l’artigiano può anche essere socio di altre società o svolgere altre attività lavorative ma a condizione che l’attività che svolge nell’impresa artigiana rimanga la sua occupazione prevalente.Per dimostrare la prevalenza dell’attività svolta occorre certificare i requisiti di prevalenza che variano a seconda della forma giuridicaRequisito dello svolgimento di attività manualiUna impresa artigiana deve avere come scopo prevalente lo svolgimento di attività manuali legate all’artigianato come ad esempio la produzione, fabbricazione, costruzione e trasformazione di un bene, oppure il lavoro di riparazione, lavorazione, trattamento e manutenzione del bene stesso. La realizzazione di opere o la prestazione di servizi legati ad attività specifiche che rientrano nell’elenco delle attività artigiane.Procedura di iscrizione per le imprese artigianePer iscriversi al registro imprese con la qualifica di impresa artigiana è necessario acquistare il servizio “iscrizione alla Camera di Commercio” al prezzo di 150 euro + IVA.Spese che deve sostenere l’impresa artigiana per l’iscrizionePer iscriversi come impresa artigiana vi sono inoltre le seguenti spese aggiuntive:

• Diritti di segreteria 30 euro
• Imposta di bollo zero
• Vi è poi il diritto annuale che solo per il primo anno si paga contestualmente all’iscrizione e il cui importo è per le imprese di euro 44,00 e di euro 8,80 per l’unità locale. Il versamento del diritto va eseguito, di, in unica soluzione tramite:
• un modello di pagamento F24 utilizzato per il versamento delle imposte sui redditi;
• o tramite la piattaforma pagoPA accessibile dal sito web dirittoannuale.camcom.it.

Le nuove imprese iscritte o annotate nel registro delle imprese possono versare oltre che con il modello F24 o tramite la piattaforma pago PA, anche direttamente allo sportello camerale l'importo dovuto entro 30 giorni dalla presentazione della domanda d'iscrizione o di annotazione (articolo 4, commi 1 e 2, del decreto 21 aprile 2011 del MiSE).

L’Inail è un ente pubblico la cui finalità è quella di assicurare i lavoratori per gli infortuni che possono accadere durante il lavoro. Nei casi in cui leggi e regolamenti prevedono di iscriversi è obbligatorio e non si può rinunciare . Oltre ai lavoratori dipendenti, sono obbligati ad assicurarsi all’INAIl anche tutti i soci lavoratori di società di capitali e di persone ed i collaboratori dell’impresa familiare. Il titolare dell’impresa deve iscriversi quando riveste la qualifica di impresa artigiana perchè in questo caso la natura dell’attività comporta inevitabilmente dei rischi di infortuni sul lavoro. L’INAIl viene calcolata mediante l’autoliquodazione del premio inail entro il 16 febbraio di ogni anno. In caso di apertura di una nuova attività soggetta all’INAIL, il primo versamento verrà comunicato dall’INAIl insieme al certificato di iscrizione. Il certificato di iscrizione deve essere conservato dal titolare dell’impresa ed inviato al consulente fiscale perché necessario per elaborare le autoliquidazioni. Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione entro il 16 febbraio di ogni anno oppure in 4 rate trimestrali con scadenza il 16 febbraio, 16 maggio, 16 agosto e 16 novembre. Nel caso si decida di rateizzare il versamento andrà calcolata un piccola maggiorazione a titolo di interesse. L'importo del premio INAIL dipende dal grado di rischio dei lavoratori. Il grado di rischio viene individuato dall’INAIL in base al settore di attività ed alle attività che vengono svolte. Si deve considerare anche il fatto che il piano di rateazione diviene definitivo con il pagamento della prima rata e questo, nella ipotesi di ritardi marcati nella elaborazione dei titoli di autoliquidazione, potrebbe avere delle conseguenze sulla gestione delle regolarità DURC.

Chi emette la fattura elettronica ha il vantaggio di poter pagare l’imposta di bollo in modo virtuale anziché doversi premunire di acquistare le marche da bollo prima di emettere le fatture analogiche. Ma i vantaggi maggiori sono quelli fiscali che vengono ottenuti dal forfettario che emette solo fatture elettroniche in quanto beneficia della riduzione di un anno dei termini che l’Agenzia delle Entrate ha per eseguire accertamenti ai fini delle imposte sui redditi. Esiste inoltre la riduzione alla metà delle sanzioni per alcune violazioni dichiarative e degli obblighi strumentali, comprese quelle in materia di fatturazione, se tutte le operazioni (a prescindere dall’importo) avvengono con mezzi tracciati e sono rispettati gli obblighi di segnalazione.