Inps – Gestione artigiani

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Guida alla Gestione INPS Artigiani per forfettari

La Gestione INPS Artigiani è un elemento fondamentale del sistema pensionistico italiano. Questo fondo pensionistico obbligatorio fornisce assistenza sanitaria e previdenziale a una vasta gamma di imprenditori. In questo articolo, esploreremo le regole generali per i forfettari, con un focus particolare sulla Gestione INPS Artigiani.

Chi è obbligato all’iscrizione?

L’iscrizione alla Gestione INPS Artigiani è obbligatoria per l’imprenditore individuale iscritto all’Albo degli Artigiani.

Chi è l’impresa artigiana?

È artigiano colui che prestando la propria attività lavorativa manuale prevalente nell’impresa, esercita, personalmente e in qualità di titolare, un’attività di impresa finalizzata alla produzione di beni, anche semilavorati, o alla prestazione di servizi.

I parenti del titolare entro il III° grado (nipoti, zio, genitori, nonni, fratelli e sorelle) ed affini entro il II° grado (coniuge, fratello del coniuge) possono essere iscritti negli elenchi previdenziali quali collaboratori familiari del titolare

L’artigiano non può essere dipendente full time o con un contratto part time superiore al 50% in quanto verrebbe meno uno dei requisiti richiesti per essere artigiano ovvero della prevalenza dell’attività prestata a favore dell’impresa artigiana.

Aliquote contributive

Le aliquote contributive variano in base al tipo di iscrizione e vengono aggiornate ogni anno.

Le aliquote contributive per l’anno 2024 sono le seguenti:

1. Per i titolari di partita IVA, l’aliquota contributiva è pari al 24,00% (15,60% con riduzione al 65%).
2. Per i collaboratori dell’impresa familiare, l’aliquota contributiva è pari al 24,00%.
3. Per i collaboratori dell’impresa familiare di età inferiore a 21 anni, l’aliquota contributiva è pari al 23,70%.

Minimale di Reddito

Per l’anno 2024, il contributo previdenziale è calcolato sulla totalità dei redditi d’impresa, partendo da una base minima di reddito di 18.415,00 euro annui. Questo significa che, se il titolare ha un reddito inferiore a 18.415, i contributi fissi sono comunque dovuti. Solo l’ammontare eccedente i 18.415,00 euro sarà soggetto alle aliquote contributive sopra indicate.

I contributi variabili si applicano alla parte del reddito che supera i 18.415,00 euro, fino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile, fissata per il 2024 a 55.008,00 euro. Ciò implica che, per un reddito compreso tra 18.415,00 euro e 55.008,00 euro, i contributi variabili sono calcolati sulla differenza tra il reddito effettivo e il minimale di euro 18.415.

Per i redditi che eccedono il limite di 55.008,00 euro e fino ad un importo massimo di euro 91.680,00 per gli artigiani iscritti prima  dell’anno 1996 e di euro 119.650,00 per gli artigiani iscritti dall’anno 1996 , è previsto un aumento dell’aliquota contributiva di un punto percentuale rispetto all’aliquota standard, in conformità con quanto stabilito dall’articolo 3-ter del decreto-legge del 1992. Questa disposizione assicura una progressività nella contribuzione previdenziale, adeguata alla capacità economica dei contribuenti.

Nello specifico:

1. Per i titolari di partita IVA, il minimale è di euro 4.427,04 (2.880,18 con riduzione al 65%).
2. Per i collaboratori dell’impresa familiare, il minimale è di euro 4.427,04.
3. Per i collaboratori dell’impresa familiare di età inferiore a 21 anni, il minimale è di euro 4.371,80.

Per i periodi inferiori all’anno solare, il contributo sul minimale è in rapporto al mese. Ad esempio, se l’iscrizione avviene a marzo, i contributi minimi si pagheranno dal mese di marzo e con un minimale calcolato su 10 mesi.

Riduzioni

Esistono diverse riduzioni disponibili:

1. I titolari di partita IVA in Regime Forfettario hanno diritto a una riduzione del 35%. Si paga il 65% dei contributi pieni. Anche i contributi minimali si pagano in misura ridotta al 65% dei contributi pieni. I contributi minimi sono di euro 2.880,18 rapportati ad anno.
2. I titolari di partita IVA con più di 65 anni d’età hanno diritto a una riduzione del 50%. Si paga il 50% dei contributi pieni. Anche i contributi minimali si pagano in misura ridotta al 50% dei contributi pieni. I contributi minimi sono di euro 2.213,52 rapportati ad anno.

Massimali di Reddito

Il massimale di reddito varia in base alla data di iscrizione:

1. Per chi è iscritto dal 1 gennaio 1996, il massimale è 119.650,00 euro.
2. Per chi è iscritto prima del 1° gennaio 1996, il massimale è 91.680 euro.

Termini di Pagamento

I contributi fissi fino al minimale di reddito si pagano in 4 rate trimestrali. I contributi eccedenti il minimale di reddito si pagano con la dichiarazione dei redditi.

Le scadenze dei contributi fissi sono le seguenti:

• Per i contributi dovuti nel I trimestre la scadenza di pagamento è il 16 maggio 2024
• Per i contributi dovuti nel II trimestre la scadenza di pagamento è il 20 agosto 2024
• Per i contributi dovuti nel III trimestre la scadenza di pagamento è il 18 novembre 2024
• Per i contributi dovuti nel IV trimestre la scadenza di pagamento è il 17 febbraio 2025

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