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Negli ultimi anni la Partita IVA è diventata per tantissimi giovani una scelta obbligata più che una semplice opzione: chi esce dall’università, chi lascia un lavoro precario, chi vuole trasformare una competenza digitale o tecnica in un’attività autonoma si ritrova spesso davanti alla stessa domanda:
“Come faccio a mettermi in proprio senza essere schiacciato da costi e burocrazia fin dal primo giorno?”
Proprio per rispondere a questo problema è stato introdotto il nuovo Bonus Partita IVA Under 35, un incentivo economico che riconosce 500 euro al mese, per un massimo di 36 mesi, ai giovani che avviano una nuova impresa in Italia in specifici settori strategici per la transizione digitale ed ecologica.
Si tratta di una misura prevista dal Decreto Coesione (DL n. 60/2024) e resa operativa dalle istruzioni INPS pubblicate con circolare n. 148 del 28 novembre 2025 e dal successivo messaggio n. 3633 del 1° dicembre 2025, che hanno definito in concreto requisiti, modalità di domanda e tempistiche.
In pratica, se non hai ancora compiuto 35 anni, ti trovavi in stato di disoccupazione e hai deciso di aprire un’attività con sede legale e operativa in Italia tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, puoi, se rientri nei settori ammessi, richiedere questo contributo all’INPS entro termini ben precisi (30 giorni dall’avvio dell’attività, con regole particolari per chi ha iniziato prima del 28 novembre 2025).
Un aspetto particolarmente rilevante è che questo bonus non concorre alla formazione del reddito IRPEF e non è soggetto a ritenute: viene indicato nella Certificazione Unica tra i redditi esenti. In altre parole, rappresenta un aiuto “pulito”, che non aumenta la base imponibile su cui pagherai le imposte.
Per molti giovani imprenditori e professionisti alle prime armi, avere fino a 6.000 euro all’anno, anticipati in un’unica soluzione dall’INPS per ogni anno di attività agevolata (sempre nel limite massimo di tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028), può fare davvero la differenza: coprire l’affitto di uno studio, l’acquisto delle prime attrezzature, gli investimenti in software e strumenti digitali, o semplicemente dare respiro alla cassa nei primi mesi di avvio.
Allo stesso tempo, però, questa agevolazione non è un “bonus per tutti”: è legata a condizioni precise (età, disoccupazione, settori economici ammessi, scadenze molto strette per la domanda, vincoli di permanenza nell’attività).
Inoltre, le risorse stanziate sono definite e il riconoscimento del contributo resta subordinato ai limiti di spesa fissati a livello nazionale.
Per questo è fondamentale avere una visione chiara e completa prima di fare qualsiasi passo: capire se rientri davvero nei requisiti, quali sono i margini di convenienza, come si incastra il bonus con il regime forfettario o con altre agevolazioni, e quali errori possono farti perdere il diritto al contributo (o costringerti a restituirlo).
In questa guida aggiornata vedremo, in modo ordinato e senza giri di parole:
- Cos’è esattamente il Bonus Partita IVA Under 35 e qual è la logica con cui è stato progettato.
- Chi può richiederlo e quali sono i requisiti concreti da rispettare.
- Come presentare la domanda all’INPS, passo dopo passo, evitando le principali criticità.
- Come funziona l’erogazione dei 500 €/mese, con attenzione alle tempistiche e alla tassazione.
- Quali vantaggi reali può offrirti se stai pensando di aprire Partita IVA o avviare una nuova impresa.
Il nostro obiettivo, come sempre, è quello di trasformare una norma complessa in una guida operativa: sapere subito se ti riguarda, cosa puoi ottenere e cosa devi fare in pratica per non perdere questa opportunità.
Iniziamo.
Bonus Under 35 da 500€/mese per Partite IVA – In Pillole
- Il contributo ammonta a 500 euro mensili per massimo 36 mesi, per un totale di 18.000 euro esentasse.
- Possono richiederlo i disoccupati under 35 che avviano imprese in settori strategici tra luglio 2024 e dicembre 2025.
- La domanda va presentata entro 30 giorni dall’apertura della partita IVA attraverso il portale INPS.
Bonus Partita IVA Under 35 – Cos’è, Chi Può Richiederlo e a Quanto Ammonta?

Il nuovo “Bonus Partita IVA Under 35 da 500 euro al mese” è un incentivo economico gestito dall’INPS, pensato per sostenere i giovani che decidono di aprire una nuova attività imprenditoriale o professionale in alcuni settori considerati strategici per l’innovazione tecnologica, la transizione digitale ed ecologica.
Tecnicamente si chiama “Incentivo all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica” ed è stato introdotto dall’articolo 21 del Decreto Coesione (D.L. 60/2024, convertito in L. 95/2024) e disciplinato dal decreto attuativo del 3 aprile 2025.
In pratica, se sei un giovane under 35, disoccupato, e tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 hai deciso (o deciderai) di aprire una nuova Partita IVA in uno dei settori ATECO inclusi nell’elenco dei “settori strategici”, puoi ottenere un contributo mensile a fondo perduto che accompagna le prime fasi di vita dell’attività.
A differenza di molti vecchi “bonus a sportello”, qui non parliamo di un bando a graduatoria o di un credito d’imposta da usare in compensazione: il contributo viene erogato direttamente dall’INPS, su domanda, a chi possiede i requisiti e rispetta i termini di presentazione.
Dal punto di vista soggettivo, il bonus è rivolto a:
- Persone fisiche under 35, che al momento di avvio dell’attività non hanno ancora compiuto 35 anni ed erano disoccupate;
- Titolari di nuove imprese o attività professionali (ditta individuale, società, attività in forma professionale) con sede in Italia, purché l’attività rientri tra i codici ATECO individuati come “settori strategici” dal decreto attuativo.
In caso di società, il contributo spetta comunque alla persona fisica che soddisfa i requisiti (under 35 e disoccupato al momento dell’avvio) e che partecipa all’impresa con un ruolo effettivo (socio/amministratore/lavoratore).
Sul piano economico, il bonus è molto lineare in quanto l’INPS riconosce un contributo economico di 500 euro al mese, per un periodo massimo di 36 mesi, e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.
In termini assoluti, parliamo quindi di un tetto complessivo fino a 18.000 euro per ciascun beneficiario, se l’attività resta in vita per tutto il triennio agevolato.
Un elemento cruciale è il trattamento fiscale: il contributo non concorre alla formazione del reddito, è esente da IRPEF e non è soggetto a ritenute d’acconto.
Tradotto: quanto ricevi è un sostegno “pulito”, che non aumenta la tua base imponibile e non genera ulteriore tassazione.
Dal punto di vista operativo, l’importo non viene erogato mese per mese, ma liquidato dall’INPS in un’unica soluzione annuale anticipata, per il numero di mesi di attività previsti nell’anno di riferimento (sulla base delle informazioni comunicate in domanda e dei successivi controlli).
Per avere una visione d’insieme, puoi tenere a mente questo schema riassuntivo:
| Elemento | Come funziona |
|---|---|
| Natura dell’agevolazione | Contributo economico INPS a fondo perduto |
| Importo mensile | 500 € |
| Durata massima | Fino a 36 mesi (e comunque non oltre il 31/12/2028) |
| Totale potenziale | Fino a 18.000 € complessivi |
| Destinatari | Under 35 disoccupati che avviano una nuova attività in “settori strategici” |
| Periodo di avvio ammesso | Dal 1/7/2024 al 31/12/2025 |
| Regime fiscale | Esente IRPEF e non soggetto a ritenuta |
| Modalità di erogazione | Pagamento annuale anticipato da parte dell’INPS |
Infine, questo contributo si inserisce in un pacchetto più ampio di misure del Decreto Coesione: oltre al bonus da 500 euro, sono previste anche agevolazioni contributive (esonero fino al 100% dei contributi per nuove assunzioni under 35, entro un certo massimale mensile) che, se utilizzate correttamente, possono lavorare insieme al bonus e ridurre sensibilmente sia i costi fissi dell’attività sia il costo del personale.
Interessante, vero?
Nelle prossime sezioni entreremo nel dettaglio dei requisiti concreti da rispettare, dei passaggi operativi per la domanda e delle principali attenzioni da avere sulle scadenze per non perdere il diritto al bonus.
Requisiti Per Accedere Al Bonus Per Partite IVA da 500€ al Mese – Quali Sono?

Capire chi ha davvero diritto al bonus da 500€ al mese è fondamentale prima ancora di aprire la Partita IVA o impostare il business plan.
Non basta essere “giovani con Partita IVA”: la misura è molto selettiva e richiede che siano rispettati contemporaneamente requisiti:
- soggettivi (legati alla persona che avvia l’attività),
- oggettivi (legati all’impresa),
- temporali (quando apri l’attività e quando presenti domanda),
- settoriali (codice ATECO in specifici “settori strategici”).
Di seguito li vediamo nel dettaglio, con un riepilogo finale e una tabella dei codici ATECO ammessi.
Requisiti soggettivi: la persona che avvia l’attività
Il bonus è pensato per giovani disoccupati che decidono di mettersi in proprio in settori considerati strategici per lo sviluppo tecnologico e la transizione digitale ed ecologica.
Alla data di avvio dell’attività (cioè alla data della Comunicazione Unica al Registro Imprese o dell’adempimento equivalente, se non sei tenuto all’iscrizione in Camera di Commercio), devi rispettare tutti questi requisiti:
- Non aver compiuto 35 anni: Vuol dire che alla data di avvio devi avere un’età inferiore a 35 anni (≤ 34 anni e 364 giorni).
- Essere disoccupato: Devi risultare disoccupato ai sensi del d.lgs. 150/2015 (quindi aver reso la DID ed essere privo di occupazione, disponibile al lavoro).
- Essere tu il soggetto che avvia l’attività: Il bonus è collegato alla persona che avvia l’attività. Se l’impresa è individuale, il beneficiario sei tu. Se l’attività è avviata in forma di società, il contributo può essere riconosciuto a un solo socio, che deve avere i requisiti di età e disoccupazione.
In pratica se hai 28 anni, sei iscritto come disoccupato al Centro per l’Impiego e avvii oggi una nuova attività in uno dei settori ammessi, potenzialmente rientri nel perimetro del bonus.
Se invece hai 36 anni, oppure lavori già come dipendente, non puoi accedere a questo incentivo.
Requisiti oggettivi: caratteristiche della nuova impresa
Oltre alla tua situazione personale, la norma guarda anche a come è strutturata l’impresa e dove e in quali attività opera.
I requisiti principali sono:
1. Impresa qualificata come “piccola impresa”
L’attività deve rientrare nella definizione europea di piccola impresa:
- meno di 50 occupati;
- fatturato annuo o totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro.
Questa condizione va rispettata per tutta la durata dell’agevolazione: se la tua attività cresce oltre questi limiti, occorre verificare la compatibilità con il regime di aiuti di Stato.
2. Impresa avviata sul territorio nazionale
L’attività deve essere avviata e svolta in Italia.
Aprire la Partita IVA all’estero o spostare l’attività fuori dal territorio nazionale esclude il beneficio.
3. Impresa nuova o “riattivata” nel periodo agevolato
Il bonus guarda alle nuove iniziative imprenditoriali e professionali.
Sono ammessi:
- nuove imprese costituite nel periodo agevolato;
- attività già iscritte ma con effettivo avvio (inizio attività) nel periodo previsto (vedi paragrafo requisiti temporali).
Requisiti temporali: quando devi aprire e quando devi fare domanda
La normativa è molto precisa sui tempi.
Per accedere al bonus devi:
- Avviare l’attività (nuova impresa o inizio attività di impresa già iscritta) tra: 1° luglio 2024 e 31 dicembre 2025.
- Presentare la domanda INPS entro 30 giorni dalla data di avvio dell’attività.
C’è poi una disciplina particolare per la prima applicazione:
- se hai avviato l’attività prima del 28 novembre 2025 (data della circolare INPS), i 30 giorni decorrono da quella data;
- in questi casi, la scadenza è stata fissata al 28 dicembre 2025.
Attenzione anche al concetto di “avvio dell’attività” in quanto per INPS fa fede la Comunicazione Unica con:
- “Nuova impresa con immediato inizio attività economica”, oppure
- “Inizio attività per impresa già iscritta”.
Una semplice costituzione senza immediato inizio attività non basta: in quel caso il termine dei 30 giorni parte dalla comunicazione dell’effettivo avvio.
Requisiti settoriali: i codici ATECO ammessi
Il cuore del bonus è l’idea di spingere i giovani ad avviare attività nei settori considerati strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica.
Per questo, il decreto attuativo individua i settori grazie a una tabella di codici ATECO, ripresa negli allegati della circolare INPS.
Dal 1° gennaio 2025 entra in vigore la classificazione ATECO 2025: la circolare riporta un allegato di corrispondenza tra i codici ATECO 2007 e i corrispondenti ATECO 2025, ma la logica dei settori resta quella sintetizzata qui.
Di seguito trovi una tabella di sintesi dei settori e dei codici ATECO ammessi.
Nota operativa: Prima di aprire la Partita IVA o presentare domanda, è essenziale verificare che il tuo codice ATECO specifico (nella versione aggiornata ATECO 2025) rientri nelle corrispondenze ufficiali indicate negli allegati INPS.
| Sezione ATECO | Codici ATECO ammessi (ATECO 2007) | Descrizione sintetica del settore |
|---|---|---|
| C – Attività manifatturiere | 10, 11, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 20, 21, 22, 23, 241, 242, 243, 244 (eccetto 2446), 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33 | Industrie alimentari e bevande; tessile e abbigliamento; pelle e cuoio; legno e carta; prodotti chimici e farmaceutici; gomma e plastica; lavorazione minerali non metalliferi; siderurgia e metallurgia; computer, elettronica, apparecchiature elettriche; macchinari, autoveicoli, altri mezzi di trasporto, mobili, altre industrie manifatturiere e attività di riparazione/manutenzione. |
| D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata | 351, 353 | Produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica; fornitura di vapore e aria condizionata. |
| E – Acqua, reti fognarie, rifiuti e risanamento | 36, 37, 381, 383, 39 | Raccolta, trattamento e fornitura di acqua; gestione reti fognarie; raccolta rifiuti; recupero materiali; risanamento e gestione rifiuti. |
| F – Costruzioni | 41, 42, 43 | Costruzione di edifici, ingegneria civile, lavori di costruzione specializzati (impianti, finiture, ecc.). |
| H – Trasporto e magazzinaggio | 49, 50, 51, 52, 53 | Trasporto terrestre, marittimo/fluviale, aereo; magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti; servizi postali e di corriere. |
| J – Servizi di informazione e comunicazione | 58, 59, 60, 61, 62, 63 | Attività editoriali; produzione e post-produzione video/cinema/TV; programmazione e trasmissione; telecomunicazioni; produzione software, consulenza informatica; servizi informativi e altri servizi informatici. |
| M – Attività professionali, scientifiche e tecniche | 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75 | Attività legali e contabilità; direzione aziendale e consulenza gestionale; studi di architettura e ingegneria, collaudi e analisi tecniche; ricerca scientifica e sviluppo; pubblicità e ricerche di mercato; altre attività professionali/scientifiche/tecniche; servizi veterinari. |
| N – Servizi di supporto alle imprese | 81 | Attività di servizi per edifici e paesaggio (pulizia, manutenzione aree verdi, ecc.). |
| P – Istruzione | 85 | Tutte le attività di istruzione (scuola, formazione, corsi, ecc.). |
| Q – Sanità e assistenza sociale | 86, 87, 88 | Assistenza sanitaria; assistenza sociale residenziale; assistenza sociale non residenziale. |
| R – Attività artistiche, sportive e di intrattenimento | 90, 91 | Attività creative, artistiche e di intrattenimento; biblioteche, musei, attività culturali. |
| S – Altre attività di servizi | 94, 95, 96 | Organizzazioni associative; riparazione di computer e beni per uso personale e per la casa; altri servizi alla persona. |
Se il tuo codice ATECO non rientra tra quelli indicati (o non è ricompreso nelle corrispondenze ATECO 2025 previste negli allegati INPS), non puoi accedere al contributo, anche se rispetti età, disoccupazione e tutte le altre condizioni.
Per avere concretamente accesso al bonus, in pratica devono verificarsi tutte queste condizioni:
- sei disoccupato e non hai ancora compiuto 35 anni il giorno in cui avvii l’attività;
- avvii la nuova impresa o inizi l’attività in Italia tra 1° luglio 2024 e 31 dicembre 2025;
- l’attività rientra in uno dei codici ATECO ammessi (secondo tabella INPS e corrispondenze ATECO 2025);
- la tua impresa è una piccola impresa (meno di 50 addetti e fatturato/bilancio ≤ 10 milioni di euro);
- presenti la domanda INPS entro 30 giorni dall’avvio dell’attività (o entro i termini speciali previsti in fase di prima applicazione);
Nella prossima sezione vedremo nel dettaglio di come si presenta la domanda passo passo (portale INPS, SPID, percorso da seguire, documenti da preparare), così hai un quadro operativo completo dalla teoria alla pratica.
Come Richiedere (e Ottenere) Il Bonus Under 35 Per Le Nuove Partite IVA?

Per accedere al bonus under 35 da 500 € al mese non basta avere i requisiti: è fondamentale presentare la domanda nel modo corretto e nei tempi giusti.
La procedura è interamente telematica e passa dal sito dell’INPS: non sono previste domande cartacee, né invii tramite PEC o email.
L’INPS collega il diritto al contributo a due elementi chiave: da un lato la data di avvio dell’attività, dall’altro il rispetto del termine dei 30 giorni per l’invio dell’istanza.
Se questi passaggi non sono corretti, il contributo decade anche se tutti gli altri requisiti sono soddisfatti.
Accesso al servizio INPS per il bonus under 35
La domanda si presenta esclusivamente online, attraverso il servizio dedicato sul portale INPS.
In pratica, il percorso è questo:
- accedi al sito www.inps.it e alla tua area riservata MyINPS, utilizzando una credenziale digitale tra SPID, CIE o CNS, che sono i sistemi di autenticazione ammessi per i servizi online dell’Istituto;
- entri nella sezione dei “Sostegni, Sussidi e Indennità”, quindi nel “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”;
- all’interno di questo punto di accesso selezioni il servizio “Incentivo decreto Coesione”, che è quello specifico per il contributo da 500 € mensili previsto dall’articolo 21, comma 3, del Decreto Coesione.

Da qui si apre il modulo telematico vero e proprio, che dovrai compilare in tutte le sue parti prima dell’invio.

Dati e informazioni da preparare prima di iniziare
Per evitare errori o interruzioni durante la compilazione, è utile avere già pronti tutti i dati che ti verranno richiesti.
In particolare, serviranno:
- i tuoi dati personali (nome, cognome, codice fiscale, recapiti, eventuale PEC);
- i dati dell’attività: Partita IVA, denominazione o ditta, sede, codice ATECO e data di avvio così come risulta dalla Comunicazione Unica o dagli adempimenti fiscali di inizio attività;
- la forma giuridica (ditta individuale o società) e, nel caso di società, l’indicazione che tu sei il socio beneficiario in possesso dei requisiti;
- una dichiarazione sullo stato di disoccupazione al momento dell’avvio e sul fatto di non aver compiuto 35 anni alla stessa data;
- un IBAN intestato al beneficiario, sul quale l’INPS potrà erogare annualmente il contributo per i mesi spettanti.
Avere questi elementi già chiari riduce il rischio di compilare dati incoerenti con quelli in possesso dell’Agenzia delle Entrate o del Registro Imprese e ti mette al riparo da richieste di integrazione o ritardi.
Scadenze e termine dei 30 giorni: quando inviare la domanda
La domanda deve essere presentata a pena di decadenza entro:
- 30 giorni dalla data di avvio dell’attività imprenditoriale, se l’impresa è stata avviata dopo il 28 novembre 2025;
- 30 giorni dal 28 novembre 2025, se l’attività è stata avviata in un momento compreso tra il 1° luglio 2024 e il 27 novembre 2025 (in questo caso il termine straordinario cade a fine dicembre 2025).
Per fissare meglio i casi, puoi tenere presente questo schema riassuntivo:
| Quando hai avviato l’attività | Da quando decorrono i 30 giorni | Termine per la domanda |
|---|---|---|
| Tra 1/7/2024 e 27/11/2025 | Dal 28/11/2025 (data di pubblicazione della circolare INPS n. 148/2025) | 30 giorni da questa data (fine dicembre 2025) |
| Dal 28/11/2025 al 31/12/2025 | Dalla data di avvio indicata in Comunicazione Unica / inizio attività | 30 giorni dalla data di avvio |
Se la domanda arriva oltre questi termini, il contributo non può essere riconosciuto, anche se tutti gli altri requisiti anagrafici e oggettivi sono rispettati.
Compilazione, invio e ricevuta della domanda
Una volta entrato nel servizio “Incentivo decreto Coesione”, il modulo ti guida attraverso diversi blocchi: dati anagrafici, dati dell’impresa, dichiarazioni sui requisiti e coordinate bancarie.
La logica è quella di far coincidere ciò che dichiari con le informazioni che l’INPS può verificare presso altre banche dati (Agenzia Entrate, Registro Imprese, Centri per l’Impiego).
Al termine della compilazione, il sistema mostra un riepilogo di tutti i dati inseriti.
È il momento in cui conviene controllare con attenzione:
- che la data di avvio coincida esattamente con quella risultante dalla pratica di apertura;
- che il codice ATECO indicato sia tra quelli ricompresi nei settori strategici individuati dal decreto attuativo e richiamati dalla circolare INPS;
- che l’IBAN sia corretto e intestato allo stesso soggetto che richiede il contributo.
Confermata la domanda, il sistema registra l’invio e produce una ricevuta telematica con data, ora e numero di protocollo.
Questo documento è la prova che hai rispettato il termine dei 30 giorni e va conservato con cura, insieme alla documentazione relativa all’apertura della Partita IVA.
Se non vuoi occuparti personalmente della procedura, puoi delegare un commercialista (come noi), che utilizza gli stessi servizi telematici INPS ma si occupa della compilazione e dell’invio per tuo conto.
In alternativa, l’INPS prevede anche il supporto del Contact Center Multicanale, ai recapiti indicati sul sito istituzionale (numero verde da rete fissa e numero dedicato da cellulare).
In ogni caso, il punto cruciale non cambia: il termine dei 30 giorni decorre sempre dalla data di avvio dell’attività (o dalla data della circolare, nei casi pregressi).
Il fatto di passare tramite intermediari non sposta la scadenza e l’INPS fa fede esclusivamente alla data di protocollazione della domanda nei propri sistemi.
Modalità di Erogazione e Pagamento Del Bonus da 500€ al Mese Per Partite IVA

Una volta che la domanda è stata accolta, il bonus non rimane un principio astratto: diventa un contributo economico concreto che l’INPS eroga a tuo favore per sostenere i primi anni di attività.
Capire come vengono accreditati questi 500€ al mese, quando arrivano sul conto e con quali regole è essenziale per pianificare il tuo cash flow e non farti trovare spiazzato.
Il contributo è definito dalla normativa come “pari a 500 euro mensili, per un massimo di 36 mesi, e comunque non oltre il 31 dicembre 2028”.
“Mensili” significa che il beneficio matura mese per mese, ma questo non vuol dire che riceverai un bonifico ogni mese: la modalità reale di pagamento è diversa e va capita bene.
Importo, durata e decorrenza del contributo
Il bonus riconosce un importo teorico di 500€ per ogni mese di attività agevolata, fino a un massimo di 36 mesi, corrispondenti a 18.000€ complessivi nel caso in cui tu abbia diritto all’incentivo per l’intero triennio.
In pratica:
- ogni mese di attività che rispetta le condizioni previste “matura” 500€ di contributo;
- la durata massima è di tre anni consecutivi, ma può essere inferiore se l’attività termina prima o se viene meno uno dei requisiti;
- il contributo non può essere riconosciuto oltre il 31 dicembre 2028, anche se non hai esaurito tutti i 36 mesi potenziali.
La decorrenza, cioè da quando inizi a maturare il diritto ai 500€ mensili, è fissata dalle regole INPS:
- in via ordinaria, il contributo decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda;
- per le attività avviate prima della circolare INPS 148/2025, la decorrenza è agganciata alle date specificate nel decreto attuativo, ma sempre con il criterio del mese successivo rispetto al riferimento normativo indicato.
Questo significa che non vengono coperti i mesi precedenti alla decorrenza (ad esempio i mesi intercorsi tra l’avvio dell’attività e la presentazione tardiva della domanda): quei mesi non generano diritto al contributo e non entreranno nei conteggi annuali.
Come avviene il pagamento e quale trattamento fiscale ha
Qui sta il punto più delicato: il contributo è calcolato su base mensile, ma l’INPS non paga mese per mese.
Secondo le istruzioni operative contenute nella circolare INPS n. 148/2025, i 500€ maturati ogni mese vengono erogati dall’INPS in forma annuale e anticipata, per il numero di mesi per cui risulti effettivamente beneficiario.
In pratica, il meccanismo funziona così:
- si calcolano i mesi di attività coperti dal bonus in un certo periodo (ad esempio 12 mesi pieni, oppure meno se l’attività è iniziata o cessata in corso d’anno);
- si moltiplicano questi mesi per 500€;
- l’INPS dispone un unico pagamento annuale anticipato sul tuo IBAN personale, per l’importo complessivo corrispondente ai mesi maturati, sempre nei limiti delle risorse disponibili.
Il primo accredito può includere anche più mesi “accumulati” (ad esempio se la domanda viene accolta dopo alcune verifiche amministrative), mentre le annualità successive seguono la stessa logica: si verifica quanti mesi risultano coperti e si liquida il totale in un’unica soluzione.
Dal punto di vista fiscale, il contributo ha una caratteristica molto importante:
- non concorre alla formazione del reddito imponibile, quindi è esente da IRPEF;
- non è soggetto a ritenuta alla fonte, proprio perché qualificato come contributo esente.
Questo significa che l’importo che vedi accreditato sul conto è netto, senza trattenute fiscali, e non deve essere “restituito” in dichiarazione dei redditi sotto forma di imposta aggiuntiva.
Non è previsto, inoltre, un vincolo analitico sulle spese: non ti viene chiesto di rendicontare fatture specifiche per “giustificare” l’utilizzo delle somme.
Il contributo è pensato come un sostegno alla liquidità per accompagnare l’avvio e il consolidamento della tua attività, fermo restando il rispetto continuativo dei requisiti previsti dalla misura.
| Aspetto | Come funziona concretamente |
|---|---|
| Importo teorico | 500€ per ogni mese di attività agevolata |
| Durata massima | Fino a 36 mesi (3 anni), comunque non oltre il 31/12/2028 |
| Calcolo del contributo | Mesi maturati × 500€ |
| Modalità di pagamento | Unica soluzione annuale anticipata sul conto corrente indicato |
| Primo accredito | Può cumulare più mesi maturati prima della liquidazione |
| Beneficiario del pagamento | Titolare della Partita IVA (o legale rappresentante dell’impresa) sull’IBAN indicato nella domanda |
| Trattamento fiscale | Esente IRPEF, non soggetto a ritenuta; non concorre al reddito |
| Vincolo di spesa | Nessun vincolo analitico sulle singole spese; supporta la liquidità dell’impresa |
Questa è la fotografia completa di come viene concretamente erogato e pagato il bonus: matura ogni mese, ma arriva una volta all’anno, in anticipo, direttamente sul tuo conto, per un massimo di 18.000€ complessivi lungo i tre anni di durata potenziale.
Conclusioni – Tutto Quello Che Dovevi Sapere Sul Nuovo Bonus Under 35 Da 500€/mese Per Le Nuove Partite IVA, Adesso Lo Sai!

Arrivati a questo punto, il quadro sul bonus under 35 da 500€ al mese è finalmente completo: non stiamo parlando di una voce vaga “sentita in giro”, ma di una misura ufficiale, prevista dall’art. 21, comma 3, del Decreto Coesione (DL 60/2024, conv. in L. 95/2024) e disciplinata dalla circolare INPS n. 148 del 28 novembre 2025.
Il cuore dell’agevolazione è semplice: se sei under 35, disoccupato e avvii una nuova attività imprenditoriale o professionale in Italia tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, in uno dei settori ATECO strategici individuati dal decreto attuativo, puoi ottenere un contributo economico di 500€ al mese per un massimo di 36 mesi, comunque non oltre il 31 dicembre 2028.
Uno dei punti più delicati riguarda come e quando si presenta la domanda: l’INPS ha chiarito che la richiesta va inviata solo in via telematica, tramite il servizio “Incentivo decreto Coesione” accessibile dal Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche del portale INPS, e che il termine è di 30 giorni dall’avvio dell’attività (oppure 30 giorni dalla pubblicazione della circolare per chi aveva già avviato l’impresa prima). Oltre queste scadenze, si decade dal diritto, anche se tutti gli altri requisiti sono rispettati.
Altro elemento chiave, spesso frainteso, riguarda le modalità di pagamento: il bonus è definito come “500 euro mensili per un massimo di tre anni”, ma l’INPS non liquida 500€ tutti i mesi.
Il contributo viene calcolato su base mensile e pagato annualmente in forma anticipata, per il numero di mesi coperti nell’anno di riferimento, attraverso un unico accredito sul conto indicato in domanda.
In condizioni “piene”, questo significa arrivare a 6.000€ all’anno, per un totale potenziale fino a 18.000€ sul triennio, sempre nel limite del 31 dicembre 2028 e delle risorse stanziate.
Dal punto di vista fiscale, il contributo gioca completamente a tuo favore: la circolare specifica che non concorre alla formazione del reddito ai fini IRPEF e non è soggetto a ritenuta, pur essendo riportato nella Certificazione Unica nella sezione dei redditi esenti.
In pratica, quello che ti accredita l’INPS è un importo netto, che puoi usare per sostenere i costi di avvio, la gestione corrente o gli investimenti iniziali della tua attività senza appesantire il carico fiscale.
Visti insieme, requisiti, modalità di domanda, erogazione e regime fiscale descrivono un bonus che non è semplicemente un “contributo una tantum”, ma un vero strumento di politica del lavoro: serve a spingere i giovani a fare impresa nei settori che guideranno la transizione digitale ed ecologica del Paese, sostenendoli proprio nella fase in cui il rischio percepito è più alto e la liquidità più fragile.
Se dovessimo sintetizzare al massimo, il nuovo bonus under 35 da 500€/mese, per le nuove Partite IVA, è questo:
- un contributo esentasse di 500€ al mese, fino a 36 mesi, pagato una volta all’anno in anticipo;
- riservato a disoccupati under 35 che avviano una nuova impresa in Italia tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, in settori ATECO strategici;
- accessibile solo presentando domanda INPS entro 30 giorni dall’avvio (o entro il termine speciale per le attività già avviate), tramite il servizio telematico dedicato.
Tutto quello che “dovevi sapere” su questa agevolazione – cos’è, a chi spetta, come funziona e che impatto può avere sulla tua attività – adesso ce l’hai chiaro.
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Il nostro servizio è progettato per supportarti nella scelta del regime fiscale più adatto alle tue esigenze, come il regime forfettario o il regime semplificato, che offre vantaggi fiscali significativi, inclusa una tassazione semplificata e agevolata.
| Servizio | Cosa Include | Costo |
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| Apertura Partita IVA | Registrazione presso Agenzia delle Entrate, consulenza sul regime fiscale | Gratis, inclusa in tutti i piani |
| Gestione Regime Forfettario | Gestione fiscale completa, monitoraggio delle scadenze, consulenza fiscale personalizzata, fatturazione elettronica. | €264 + IVA/anno |
| Gestione Regime Semplificato | Contabilità avanzata, dichiarazioni fiscali, accesso a report e monitoraggio in tempo reale. | €300 + IVA/quadrimestre |
Se invece desideri costituire una società, come una Srl o una Srls, possiamo occuparci di tutto: dalla redazione dello statuto e dell’atto costitutivo alla registrazione presso il Registro delle Imprese e l’Agenzia delle Entrate.
Con il nostro servizio, risparmi tempo e denaro, grazie alla nostra rete di notai partner che garantisce un processo snello e ottimizzato.
| Servizio | Cosa Include | Costo |
|---|---|---|
| Costituzione Società (Srl, Srls, Startup Innovativa) | Redazione dello statuto, atto costitutivo, registrazione presso Agenzia delle Entrate e Registro Imprese, apertura Partita IVA. | €99 + IVA + spese notarili |
| Gestione Contabile Società | Dichiarazioni fiscali, bilanci, gestione completa delle scadenze e consulenza fiscale dedicata. | €499 + IVA/quadrimestre |
I costi di costituzione includono €99 + IVA per i nostri servizi, oltre alle spese notarili e alle imposte di legge.
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Domande Frequenti Sul Nuovo Bonus Giovani Per Partite IVA Da 500€
Il bonus prevede un contributo mensile di 500 euro per un massimo di 36 mesi, riservato a giovani disoccupati under 35 che avviano nuove imprese in settori strategici.
La domanda si presenta online tramite la piattaforma INPS con scadenze specifiche in base alla data di apertura della partita IVA.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus Partita IVA per gli under 35?
Devi avere meno di 35 anni al momento dell’apertura della partita IVA e trovarti in stato di disoccupazione. La tua nuova impresa deve operare in settori considerati strategici dall’INPS.
La partita IVA deve essere stata aperta tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. Non puoi aver avuto altre partite IVA nei tre anni precedenti l’apertura di quella per cui richiedi il bonus.
Qual è l’ammontare massimo del contributo previsto per i giovani professionisti?
Il contributo ammonta a 500 euro al mese per un periodo massimo di 36 mesi. L’importo totale che puoi ricevere raggiunge quindi 18.000 euro complessivi.
Questa somma è esentasse e non concorre alla formazione del reddito imponibile. Se assumi dipendenti, puoi beneficiare anche di un esonero contributivo aggiuntivo.
Come si può richiedere il bonus per giovani con Partita IVA?
La domanda si presenta esclusivamente online tramite la piattaforma dedicata sul sito dell’INPS. Devi accedere utilizzando le tue credenziali SPID, CIE o CNS.
Per partite IVA aperte prima del 28 novembre 2025, hai tempo fino al 28 dicembre 2025. Se hai aperto la partita IVA dopo il 28 novembre 2025, devi presentare domanda entro 30 giorni dall’apertura.
Quali spese sono ammissibili all’interno del bonus Partita IVA per gli under 35?
Il bonus viene erogato come contributo diretto mensile di 500 euro e non è vincolato a specifiche spese. Puoi utilizzare liberamente l’importo per sostenere i costi della tua attività imprenditoriale.
Il contributo serve a supportare l’avvio e il consolidamento della tua nuova impresa nei primi tre anni di attività.
Ci sono delle scadenze specifiche per la presentazione della domanda per il bonus under 35?
La scadenza dipende dalla data in cui hai aperto la partita IVA. Se l’hai aperta entro il 28 novembre 2025, devi presentare domanda entro il 28 dicembre 2025.
Per le partite IVA aperte dopo il 28 novembre 2025, hai 30 giorni di tempo dalla data di apertura. L’incentivo è attivo dal 2025 fino al 2028, ma la partita IVA deve essere stata aperta entro il 31 dicembre 2025.
Il bonus Partita IVA under 35 è cumulabile con altre agevolazioni fiscali o bonus?
Il bonus è cumulabile con l’esonero contributivo previsto per le eventuali assunzioni che effettui nella tua impresa. Questa agevolazione aggiuntiva riduce i contributi che devi versare per i dipendenti.
La compatibilità con altre agevolazioni fiscali dipende dalla normativa specifica di ciascun incentivo. Ti consigliamo di verificare presso l’INPS o un commercialista le condizioni di cumulabilità con altri bonus a cui potresti avere diritto.
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