Indice
Gestione separata INPS
La Gestione Separata INPS è un fondo pensionistico dedicato ai liberi professionisti non iscrivibili a Casse di previdenza legate ad ordini.
Questa gestione previdenziale è nata con l’articolo 2, comma 26 della Legge n. 335/95, meglio nota anche come “riforma Dini“.
Come le altre Gestioni INPS, sono previste alcune scadenze durante l’anno.
Quali sono gli importi della gestione separata INPS?
La Gestione Separata INPS non prevede minimali contributivi durante l’anno.
Tutti i contributi verranno calcolati sul fatturato incassato.
Un libero professionista dovrà considerare per il 2021 una percentuale contributiva pari al 25,98% del reddito imponibile. Per i redditi del 2022 è stato previsto un aumento del 0,51%, stesso aumento previsto per il 2023.
Tale percentuale contributiva è da applicarsi al reddito imponibile previdenziale.
Come viene calcolato il reddito imponibile previdenziale?
– Nel Regime Semplificato Ordinario come differenza tra fatturato e costi.
– Nel Regime Forfettario in base agli indici di redditività abbinati ai codici ateco, riepilogati sotto
Quali sono le scadenze della gestione separata INPS?
Un contribuente che apre la p.i. nel corso del 200X pagherà per la prima volta i contributi previdenziali a giugno dell’anno 200X + 1 al momento della dichiarazione dei redditi relativa al periodo 200X. In questa sede verrà calcolato il reddito imponibile raggiunto ed il relativo importo dei contributi.
Oltre agli importi maturati nell’anno 200X, essendo già a metà dell’anno 200X + 1, l’INPS richiede un primo acconto per l’anno in corso, pari al 40% del contributo dovuto per l’anno precedente (cioè il 50% calcolato sul l’80% del reddito imponibile dell’anno precedente).
A novembre dell’anno 200X + 1 sarà dovuto un secondo acconto dello stesso importo del primo, pari al 40% del contributo dovuto per l’anno precedente (cioè il 50% calcolato sul l’80% del reddito imponibile dell’anno precedente).
Nell’anno 200X + 2, in sede di dichiarazione dei redditi relativa al 2020X + 1, verrà calcolato il reddito imponibile previdenziale ed il relativo contributo da versare, nettato dai due acconti versati in corso d’anno.
Se gli acconti versati in corso d’anno dovessero superare il dovuto nell’anno, la parte eccedente potrà essere compensata verticalmente (con lo stesso contributo) o orizzontalmente (con altro tributo o contributo).
In caso di compensazione orizzontale, il contributo eccedente sarò sottoposto ad imposta sostitutiva pari al 20%, essendo stato il contributo dedotto dal reddito ai fini del calcolo dell’imposta.